Le fiabe

Gustino Junkfood

LA FIABA DI GUSTINO: CADE LA NEVE, SCIVOLANO GLI ORCHI
In un periodo dell’anno particolarmente freddo, nel fitto del Bosco Smeraldo di Sensolandia, la neve cominciò a cadere imbiancando presto i tetti di tutte le case. Gli abitanti del distretto del Nord, in casi come questo, erano soliti rintanarsi al caldo del camino. Il vispo folletto Gustino, invece, non aveva una dimora fissa; d’estate si addormentava spesso all’ombra dei funghi-albero e d’inverno usava una grotta come riparo. Erano ormai tre anni, però, che d’inverno sceglieva di installarsi con le sue cose sempre nella stessa grotta… che a furia di essere abitata diventò anche piuttosto accogliente. Non che a Gustino questo interessasse poi molto, d’altronde neanche con la bufera sarebbe rimasto un giorno intero chiuso nella caverna, insofferente com’era. Il suo diletto preferito, invece, erano le marachelle.....

Olfat Inquinator

LA FIABA DI OLFAT: L’IMBROGLIO MALEODORANTE
Era una giornata soleggiata e luminosa nella ridente cittadina di Sensolandia. I suoi abitanti, creature magiche di ogni tipo e genere, si preparavano a godersi l’estate. Anche lo Gnomo Olfat era rallegrato dal pensiero che il caldo fosse finalmente arrivato a lenire i suoi acciacchi. D'altronde non poteva lamentarsi se alla veneranda età di 400 anni, soffriva di qualche reumatismo. Nonostante questo si presentava benone: statura di gnomo (e per quella ci si può fare poco), folta barba e nasone enorme. Vestiva con gusto, abbinando scrupolosamente il colore dei pantaloni a quello del lungo cappello a punta che indossava sempre. Avrebbe, forse, dovuto dimagrire un poco, come gli diceva la moglie Ginevra, profumiera di buon senso. Per il resto avrebbe potuto benissimo dimostrare anche 100 anni di meno.....

Vistella Appearence

LA FIABA DI VISTELLA: LA LEGGENDA INFUOCATA
C’era una volta, non tanto tempo fa, una fata dai setosi e brillanti capelli biondi. Aveva un aspetto nobile ed elegante reso ancora più soave dal viso gentile, i modi cortesi e il sorriso abbagliante. Avrebbe fatto girare la testa a tutti gli abitanti di Sensolandia se solo avesse voluto. Invece, spesso, piuttosto che mettersi in mostra, preferiva restare in disparte o rendersi invisibile grazie alla formula magica Son-qui-son-la-non-mi-vedi-valà. Certamente, aveva qualche vezzo e amava parlare di trucchi e abiti con le amiche ma, nonostante ciò, non era per niente presuntuosa. Altrettanto non si poteva dire, invece, di Apparence, una strega molto brutta ma dai grandi poteri. Quest’ultima poteva cambiare il suo aspetto per diventare molto affascinante, ma.....

Udino Silence

LA FIABA DI UDINO: SIAMO ALLA FRUTTA?
Udino, slanciato elfo dai capelli rossi, era solito starsene elegantemente sdraiato sopra il ramo più robusto dell’albero Kivalà. Gli piaceva molto quell’albero soprattutto per i suoi fiori profumati e coloratissimi. Lassù poteva sfuggire a tutte le femmine sensolandiane che lo cercavano per fargli la corte. Che strano, penserete voi, perché un giovane e aitante elfo dovrebbe scappare di fronte a simili insistenze? Beh, Udino trovava piacevoli le attenzioni che le fate gli riservavano ma, per rilassarsi e suonare, l’albero Kivalà, folto e riparato, era perfetto. Avrebbe volentieri trascorso lì tutte le sue giornate se non fosse stato anche impegnato nel suo lavoro di guardia boschi. Un impegno che prendeva molto seriamente. Ad un certo punto, però, qualcuno interruppe la sua quiete.....

Tattone Insensible

LA FIABA DI TATTONE: UN PO’ DI TATTO PER FAVORE
“Pimpirulin, pimpirulan…un troll a spasso se ne va, queste dita sulla mano, servon ben a ogni artigiano. Per il legno, qui si dice, che io sia il maestro e non il vice. Sempre pronto a costruire, aggiusto mobili e sedie a non finire. Se hai bisogno di un ebanista, eccomi, io sono il primo della lista!” Era un giorno come un altro a Sensolandia e Tattone, un troll dal viso buono, era intento a canticchiare questo motivetto mentre, goffamente camminando, a causa dei suoi piedoni, si stava dirigendo alla caverna Con…tatto Falegnameria, esercizio commerciale di sua proprietà, nonché sua personale dimora. Probabilmente, chi lo avesse incontrato per la prima volta, non lo avrebbe giudicato positivamente a causa del suo aspetto: pelle verde squamosa, enormi mani e pochi peli in testa. Neanche l’odore della sua pelle era dei migliori.....